Altro giro altro regalo!!
Seconda tappa del tour tra terra e abissi della terra!
Questa volta sono andato in una zona di confine, tra Romagna e Marche, a visitare l'affascinante cittadina fortificata di Gradara.
Non perdetevi il giro di ronda sulle mura! E' affascinante aggirarsi tra castello e mura, perdersi nelle stanze ammobiliate, nelle segrete per poi arrampicarsi sulla torre ed ammirare il panorama!
Prima dell'ingresso al castello è possibile visitare il piccolo ma affascinante Museo delle grotte, al suo interno si trovano vari oggetti e ricostruzioni storiche. Scene di battaglia e strumenti d'assalto!
Il percorso sotterraneo non è vastissimo, ma unito al museo e al fascino del paese dona al tutto un senso di completezza!
Vorrei sottolineare la vasta collezione di macchine e strumenti di tortura, ponendo l'accento sul gioco del tagliatore di teste e sulla sua ironia grandguignolesca!
Castello di Gradara
Grotte di Gradara
Come sempre, quando esploro un paese o un territorio, mi metto alla ricerca anche di un posto dove mangiare a pranzo, cena o aperitivo. Anche in questa occasione non seguo un criterio ben preciso, ma solo la mia ispirazione del momento o quella di chi è con me! Così alcune volte va bene ed altre male, si trovano posti in cui si mangia benissimo ed latri in cui si sta benissimo!
In questo caso mi sono imbattuto nell'emblematico "Al soldato di ventura", il locale è piccolo e carino e la conduzione pare a livello familiare. Sono stato trattato molto bene ed il tiramisù a banco aveva un aspetto che sfiorava l'estatico! Profumi da osteria di una volta e tranquillità pre-primaverile.
Concludo la mia esplorazione in due cantine della zona, per l'occasione sono tornato nella provincia di Rimini e mi sono imbattuto in due interessanti posti: Tenuta del Monsignore e Az. agricola Torre del poggio. Non sono riuscito a fermarmi molto per degli assaggi approfonditi, ma vi consiglio di ritagliarvi uno spazio da dedicare a queste due cantine per testare la vasta gamma di vini!
Tenuta del monsignore
Az. agricola Torre del poggio
lunedì 21 marzo 2016
mercoledì 16 marzo 2016
Gita a Santarcangelo
Una cittadina romagnola, con una rete sotterranea dall'origine misteriosa!
La mia prima incursione tra grotte e vigneti mi ha portato in Romagna in questa splendida cittadina, un borgo antico e ben tenuto, con una complicata rete di cunicoli che ne attraversa il sottosuolo.
Passeggiate per Santarcangelo e godetevi il centro storico, la risalita in cima, la torre del campanone e le altre piccole bellezze che troverete in giro.
Poi andate a visitare lo I.A.T. del paese, chiedete di partecipare ad una visita nel sottosuolo. Vi porteranno difronte ad un cancello di ferro e con una chiave gigante vi faranno entrare nella pancia della monte Giove! Ricordate che è da questo monte che prende il nome il Sangiovese ovvero Sangue di Giove!
Come spesso accade non si hanno notizie certe sulla genesi e lo scopo di questo intreccio di gallerie. Si suppone potesse essere adibito al culto di Mitra, da parte dei soldati romani oppure un luogo di culto dei Basiliani, che si rifugiavano nel sottosuolo per pregare.
Erroneamente denominate grotte tufacee, sono in realtà ipogei in arenaria. In epoche più recenti vennero utilizzate come depositi per il cibo (nel sottosuolo la temperatura è di 12°C costanti) e poi suddivise con muri, in modo che ogni casa avesse la propria cantina. All'oggi solo un breve tratto è aperto al pubblico!
IAT Santarcangelo
Poco distante dal centro c'è la Cantina Battistini, una sosta obbligatoria non solo per la vasta gamma di vini che offre, ma anche per la simpatia con cui si è accolti.
Si potranno assaggiare vini sfusi (ottimo il Sangiovese della fiera di S. Martino) ed in bottiglia. Meritano una menzione l'ottimo Albana (bianco fermo) e l'emblematico Pagadebit (sempre bianco fermo). Tra i rossi il Solstizio (barricato) è ottimo e sprigiona aromi multipli e appaganti...almeno per me.
Cantina Battistini
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